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Risultati del modello di trattamento delle dipendenze del Centro Takiwasi

Risultati del modello di trattamento delle dipendenze del Centro Takiwasi

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Nota sull'uso del tabacco nelle medicine tradizionali amazzoniche

Cultural and Pharmacological Relevance of the Emetic and Purging Properties of Ayahuasca

Rilevanza culturale delle proprietà emetiche dell'Ayahuasca

La documentazione disponibile nel seguente elenco è una raccolta del materiale prodotto dal Centro Takiwasi durante i suoi anni di ricerca.

1.
Qualità, sicurezza ed efficacia dell’Ayahuasca e dei suoi componenti

Autore: Matteo Politi, Michéle Anne Barocchi

Consulenza tecnica di parte redatta nell’ambito del ricorso contro la proibizione dell'Ayahuasca in Italia, maggio 2022.

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I dati di letteratura sin qui citati testimoniano il forte interesse per l’Ayahuasca da parte della comunità scientifica, che nel suo complesso sembra indicarne l’efficacia e la sicurezza d’uso sia in contesti cerimoniali e tradizionali sia in contesti clinici.

2.
Rilevanza culturale e farmacologica delle proprietà emetiche e depurative dell'Ayahuasca

Autore: Fabio Friso, Jacques Mabit

Articolo pubblicato nella pagina web di Takiwasi, dicembre 2021.

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Nonostante la grande enfasi posta sui noti effetti psicoattivi dell'ayahuasca e sulla sua potenziale applicazione nel trattamento dei disturbi della salute mentale, la comunità scientifica sembra prestare meno attenzione alle sue proprietà purgative ed emetiche, queste ultime appena citate e considerate piuttosto come un effetto collaterale e indesiderabile. Tuttavia, all'interno dell'uso tradizionale o rituale, gli effetti purgativi ed emetici sono considerati aspetti rilevanti per l'efficacia generale della medicina ayahuasca . L'articolo di revisione redatto dai ricercatori dell'Università di Chieti, in Italia, sotto la guida del direttore scientifico di Takiwasi, Matteo Politi, si è posto come obiettivo proprio quello di esaminare l'importanza culturale di questi effetti all'interno dell'uso tradizionale e cerimoniale dell'ayahuasca, e rivedere la farmacologia dei principali costituenti per la loro potenziale applicazione nella salute gastrointestinale. Analizziamo alcuni dei punti salienti di questo nuovo studio.

3.
Risultati del modello di trattamento delle dipendenze del Centro Takiwasi

Autore: Jacques Mabit, Fabio Friso

Pubblicato nella pagina web di Takiwasi, settembre 2021.

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Quasi 30 anni di esperienza clinica ci indicano che l'interazione tra medicina tradizionale amazzonica, psicoterapia e spiritualità, proposta nel modello terapeutico del Centro Takiwasi, risulta essere molto efficace nel trattamento delle dipendenze e di altri disturbi di salute mentale. Riteniamo che l'articolazione di questi diversi approcci terapeutici sia di grande beneficio per l'esito del trattamento e questo stia indicando un cammino da seguire in maniera più generale nella ricerca globale del benessere mentale e del buon vivere. È la vocazione iniziale del Centro Takiwasi quella di associare la pratica clinica alla ricerca. Dall'inizio delle sue operazioni, il Centro Takiwasi ha valutato costantemente le sue attività, la sua popolazione di pazienti e i risultati degli interventi terapeutici al fine di migliorare costantemente il proprio modello. Tuttavia, per evitare di cadere nella parzialità dell'autovalutazione e rispondere alle esigenze economiche e tecniche di una ricerca scientifica di alto livello, il Centro ha cercato di convocare ricercatori esterni e indipendenti. A continuazione, vogliamo riassumere alcuni dei risultati più importanti registrati nelle più recenti pubblicazioni accademiche che evidenziano l'efficacia del nostro modello terapeutico. Questi risultati forniscono chiare indicazioni sull'efficacia dell'uso della medicina tradizionale amazzonica all'interno del protocollo sviluppato da Takiwasi per il trattamento delle dipendenze.

4.
Le prime esperienze di Jacques Mabit e Rosa Giove con la Ayahuasca

Autore: Fabio Friso

Estratto dal libro “Medici che incontrano gli spiriti” di Alberto Dubbini, pubblicato nella pagina web di Takiwasi, maggio 2021.

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“Medici che incontrano gli spiriti”, di Alberto Dubbini, è un libro che presenta ai lettori il percorso di ricerca umano, professionale ed intellettuale di Piero Coppo, Rosa Giove e Jacques Mabit, tre medici che hanno saputo costruire dei canali di comunicazione concreti tra la medicina occidentale, cui devono la loro formazione, e generi di terapia radicalmente diversi, fondati sull’esperienza dell’incontro con entità invisibili, spiriti, demoni e divinità, dalle quali viene ritenuto dipendere lo stato di salute e malattia degli esseri umani.

5.
Usi empirici del tabacco per prevenire e ridurre gli effetti tossici del COVID-19, dei vaccini e delle sequele dell’intossicazione

Autore: Jacques Mabit

Pubblicato nella pagina web di Takiwasi, maggio 2021.

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La crisi sanitaria globale dichiarata dall'inizio del 2020 con la comparsa e la diffusione del SARS-CoV-2 e della malattia etichettata con il nome di COVID-19, pone ogni individuo di fronte a decisioni difficili per la propria salute e quella dei propri cari. Informazioni contrastanti, di parte e censurate complicano ulteriormente il processo decisionale "informato" o "sensato". Le domande fondamentali che sorgono sono determinare le possibili misure preventive, i trattamenti per le persone sintomatiche, l'approccio alle sequele dell'infezione o dell'intossicazione (mild-COVID, long-COVID), la scelta di vaccinarsi o meno, la prevenzione di possibili effetti tossici dei vaccini sia per i vaccinati che per i non vaccinati in presenza di chi si è vaccinato. Le medicine tradizionali amazzoniche indicano l'uso empirico del tabacco negro terapeutico come rimedio fondamentale in tutti questi casi, appoggiandosi anche ai dati acquisiti dalla scienza e dalle ricerche attualmente in corso sul tabacco. Ci proponiamo in questo articolo di individuare alcune linee guida intorno al ruolo e al posto del tabacco nel contesto dell'epidemia di COVID-19 e di informare sui suoi possibili usi terapeutici empirici per rispondere alle diverse situazioni individuali di fronte alla scelta che viene imposta a ciascuno.

6.
Il Pensiero Magico

Autore: Jacques Mabit

Intervista a Jacques Mabit realizzata dal giornalista Álvaro R. de la Rubia, gennaio 2021.

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I popoli amazzonici (come tutti i popoli ancestrali) sono piuttosto pragmatici e quello che gli antropologi descrivono come "pensiero magico-religioso" è in parte essenzialmente una proiezione del pensiero occidentale. Il mondo occidentale profanato, dove "Dio è morto", si trova senza una bussola spirituale. Gli indigeni conoscono il mondo invisibile mentre gli occidentali lo negano o lo immaginano, se ne sono tagliati fuori, lo ignorano, e il razionalismo in realtà nasconde un forte immaginario di compensazione, spesso inconscio, del concetto di “indigeno”. Viene fantasticato come un "buon selvaggio" idealmente in armonia con la natura, puro e saggio, il che è un'illusione totale, o come un ignorante superstizioso, irrazionale, privo di discernimento, il che è altrettanto impreciso. La straordinaria crisi del covid-19 mostra fino a che punto gli occidentali possono "bersi" illusioni e fantasie al di là di ogni razionalità, pragmatismo e anche al di fuori di tutti i criteri scientifici (che è la definizione di superstizione).

7.
Nota sull'uso del tabacco nelle medicine tradizionali amazzoniche

Autore: Jacques Mabit

Questo testo è il riassunto di un articolo scritto dai dottori Jacques Mabit e Rosa Giove e che è stato esposto in una conferenza pubblica realizzata nel 2010 a Barcellona.

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La pianta di tabacco, Nicotiana rustica in Amazzonia, ha accompagnato il cammino degli abitanti delle Americhe dall’alba dei tempi. Si calcola che sia coltivato e utilizzato in vari modi da migliaia di anni (da 6.000 a 8.000 anni; 18,000 anni secondo il parere di Hendrick Helner, Istituto del Tabacco, Rep. Dominicana). Sembra addirittura essere la prima pianta coltivata in forma regolare in tutto il continente.

8.
La Dieta nell'esperienza del Centro Takiwasi; uno strumento terapeutico e di apprendimento della Medicina Tradizionale Amazzonica

Autore: Matteo Politi, Fabio Friso

Articolo pubblicato nella rivista Altrove, Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza, anno 2019.

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La Dieta è una delle pratiche terapeutiche più importanti della Medicina Tradizionale Amazzonica (MTA). Si tratta di un processo che si sviluppa in isolamento e permette alla persona che vi si sottomette di guarire da una malattia o disturbo, ma anche di ricevere insegnamenti, a partire dall’assunzione di determinate piante medicinali conosciute anche come “piante maestro” per la loro capacità di trasmettere conoscenza durante la loro assunzione che avviene all’interno di un determinato contesto rituale. Tale tecnica viene utilizzata come strumento terapeutico da oltre 25 anni nel Centro Takiwasi, come parte del protocollo per il trattamento del consumo di sostanze stupefacenti e altri disturbi di salute mentale.

9.
La Voce dell’Intelligenza nella sessione di Ayahuasca

Autore: Jacques Mabit

Conferenza presentata durante il workshop "Conoscenza locale e medicina tradizionale", VI Fiera Internazionale del Libro di Cusco, Perù, Settembre 2019.

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Durante le sessioni di Ayahuasca, la persona che prende questa medicina entra in contatto con un'intelligenza che si pone in comunicazione con essa e fornisce informazioni a modo di insegnamento. Subito dopo la sessione è molto comune sentire i partecipanti dire "L'ayahuasca mi ha comunicato questa o quella cosa", "Mi è stato detto o mostrato o insegnato questa o quella cosa", ecc. In questa breve esposizione, vorremmo tracciare un profilo sintetico di questa Voce o meglio dell'Intelligenza che si esprime in modo dialogico con colui che ingerisce Ayahuasca.

10.
Ayahuasca come alleato per la salute planetaria

Autore: Matteo Politi

L’articolo originale è stato pubblicato in inglese nel blog Kahpi.net, link: https://kahpi.net/ayahuasca-planetary-health/.

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Negli ultimi anni la bevanda amazzonica conosciuta come Ayahuasca è diventata sempre più popolare nella società occidentale anche in virtù delle recenti ricerche medico-scientifiche. Per molti Nordamericani ed Europei che appartengono alla vecchia generazione che ha sperimentato l’Ayahuasca, questa può essere considerata una buona notizia che genera una sorta di sollievo. Questa vecchia guardia ha dovuto assistere per decenni alla diffusione di stereotipi falsi e negativi attraverso i mezzi d’informazione, mentre oggigiorno la società dominante diffonde regolarmente informazioni sui benefici medici di questo rimedio naturale. Sebbene queste informazioni stiano aiutando ad emancipare il consumo di Ayahuasca, ci sono anche seri pericoli legati all’adattamento di questa pozione ai canoni del pensiero scientifico e dei sistemi medici occidentali.

11.
Guarigione e apprendimento con la dieta sciamanica dell’Amazzonia

Autore: Matteo Politi

Pubblicato nel blog AyahuascaInfo, 21 marzo 2019. Articolo originale pubblicato in inglese nel blog Chacruna.net. Traduzione: Fabio Friso.

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Lavorare come Direttore della Ricerca presso Takiwasi, un centro pionieristico per la riabilitazione dei tossicodipendenti e la ricerca sulle medicine tradizionali situato nell'Amazzonia peruviana, mi ha dato la possibilità di entrare in contatto diretto con la pratica ancestrale nota come dieta. Questa consiste in un ritiro in isolamento con l'assunzione ritualizzata di specifiche piante medicinali della flora locale che vengono percepite come vere e proprie maestre, accompagnata da una dieta speciale e da rigide norme fisiche e psicologiche. Nell'approccio alle sfide moderne legate alla salute mentale, inclusa la tossicodipendenza, Takiwasi combina con successo la psicoterapia, la medicina occidentale convenzionale e la Medicina Tradizionale Amazzonica (MTA), dove la dieta rappresenta una delle pratiche terapeutiche più importanti di questo protocollo unico.

12.
Incontro con il mondo degli spiriti nel processo di guarigione

Autore: Alberto Dubbini

Intervista a Jacques Mabit da parte di Alberto Dubbini , Centro Takiwasi, agosto 2018. Trascrizione letterale della forma orale, con le approssimazioni e limitazioni di questo tipo di esercizio. Si tratta di una conversazione spontanea e non di un'esposizione medica, antropologica o teologica.

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Poco a poco questa cartografia del mondo invisibile si è arricchita. A modo mio direi che ogni elemento della creazione invisibile è presieduto da un'entità che ne è custode, uno spirito o meglio una presenza angelica. Si tratta del mondo intermedio, il mondo della creazione invisibile. Con i nostri sensi percepiamo i minerali, i vegetali, gli animali, il cosmo e l’essere umano. Esiste un'altra dimensione che è la creazione invisibile per noi nello stato ordinario di coscienza. Questo mondo invisibile è popolato da esseri anche loro creati, ma incorporei, non hanno un'esistenza fisica o materiale, però sono dotati d' intelligenza, libertà, volontà e presiedono tutti gli elementi del mondo fisico.

13.
Coca e Ayahuasca, stesso destino?

Autore: Jacques Mabit

Articulo originale pubblicato in francese: Mabit, J. (2018). Coca et Ayahuasca, une même destinée? Revista Cultura y Droga, 23 (25), 15-32. DOI: 10.17151/culdr.2018.23.25.2. Basato sulla conferenza presentata alla “World Ayahuasca Conference”, Río Branco, Brasile, Ottobre 2016.

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Il Perù, dopo essere stato il luogo in cui è sorta la magnifica civiltà Inca anche grazie alla sapienza fornita dalla foglia di coca, è divenuto in seguito il primo produttore mondiale di derivati tossici di questa pianta profanata. Ai giorni nostri, ancora una volta, le foglie di coca tornano utili per permettere di curare la dipendenza dalla cocaina, come dimostrato dall'esperienza del Centro Takiwasi. Allo stesso modo, da qualche decennio è stato scoperto il potere curativo dell’Ayahuasca e in breve tempo il suo utilizzo è esploso in tutto il mondo. L’accelerata desacralizzazione di questa medicina raggiungerà gli stessi estremi del mal utilizzo della coca? Cosa può insegnarci il cammino seguito con la coca in relazione all'uso dell’Ayahuasca? A cosa ha risposto l’uso della coca in Occidente e a che cosa risponde oggi l'utilizzo dell’Ayahuasca?

14.
Vite cambiate

Autore: Swiatoslaw Wojtkowiak

Queste testimonianze sono state raccolte da Swiatoslaw Wojtkowiak nel giugno 2017 e pubblicate in inglese sul suo blog http://blog.swiatoslaw.com/?cat=449 con l'autorizzazione delle persone coinvolte. Giugno 2017, Centro Takiwasi, Tarapoto, Perù. Traduzione dall’inglese: Fabio Friso.

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Le testimonianze dei pazienti e dei lavoratori di Takiwasi, un centro con sede a Tarapoto, in Perù, in cui l'ayahuasca e le tecniche psicoterapeutiche sono utilizzate per curare la dipendenza da sostanze stupefacenti.

15.
I pericoli spirituali dell’ayahuasca

Autore: Jacques Mabit

Pubblicato in Ayahuasca Curandera, blog per un uso responsabile dell’ayahuasca. Titolo originale in spagnolo “Los peligros de la Ayahuasca”, pubblicato nel blog Chamanismo para Todos.

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Sfortunatamente ci sono pochi scritti sui pericoli dell’ayahuasca perché si preferisce difenderla, già che è tanto attaccata dall’establishment, valorizzandola, e far conoscere i rischi potrebbe apportare argomenti alle persone che sono contro. D’altra parte le conseguenze spirituali ed energetiche non sono sempre evidenti a prima vista e si tende quindi ad negarle.

16.
San Patrignano: una visione angosciante della società del futuro

Autore: Jacques Mabit

Versione originale pubblicata in francese nel sito web del Centro Takiwasi, 2014. Traduzione all'italiano: Piero Coppo.

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Nel Maggio 2014, rispondendo a un invito di Jacques Attali, abbiamo partecipato al LH Forum sull’Economia Positiva che ha avuto luogo nella sede della Comunità di San Patrignano vicino a Rimini, luogo di residenza di persone con problemi di abuso di consumo di sostanze additive. In questo modesto resoconto desideriamo, da un lato, condividere la nostra estraneità e inquietudine rispetto all’ambiente che, durante il nostro breve soggiorno, abbiamo scoperto in questa famosa Comunità Terapeutica presentata come un modello per il futuro e, dall’altro lato, segnalare le riflessioni che ne sono state suscitate, gli interrogativi che emergono a proposito della visione del futuro dell’umanità secondo questo prototipo della società del domani.

17.
Cerimonia Rituale della Yawar Panga

Autore: Jacques Mabit

Conferenza inizialmente presentata al VII Congresso internazionale di medicina tradizionale e folcloristica, Mérida, Messico, dicembre 1993. Documento rivisto e corretto nel 2014. Traduzione dallo spagnolo: Fabio Friso.

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La cerimonia rituale della Yawar Panga costituisce un atto specifico del curanderismo dell'Alta Amazzonia del Perù destinato a operare una pulizia profonda dei corpi dei partecipanti. Consiste nell'ingestione del succo delle foglie fresche di una pianta rampicante identificata come Aristolochia didyma S. Moore (famiglia Aristolochiaceae), accompagnata da un'ambientazione rituale fatta di canti (ikaros), sopladas o soffi vitalizzanti di fumo di tabacco nero indirizzati dallo sciamano al suo paziente e il suono ritmico prodotto dallo scuotere della shacapas (mazzo di foglie secche di Pariana sp.).

18.
Sinchi, Sinchi, Negrito: uso medicinale del tabacco nell'alta Amazzonia peruviana

Autore: Jacques Mabit, Rosa Giove

In stampa per la Fundación Desde América, Buenos-Aires, Argentina. Traduzione dallo spagnolo: Fabio Friso.

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La connotazione negativa del tabacco nella società contemporanea comporta il rischio di ridurre questa straordinaria pianta medicinale a una piaga da estirpare. Questa stigmatizzazione deriva dall'ignoranza dell’uomo moderno riguardo l’uso corretto e ritualizzato di questa pianta considerata sacra da tempo immemorabile in tutta l'America. I meccanismi riduzionisti del pensiero positivista-razionalista portano alla profanazione della dimensione spirituale di ogni atto di autentica guarigione e, specialmente nel caso del tabacco, trasformano questo rimedio in un veleno. Il tabacco, "un potente mediatore tra gli esseri umani e gli dei", può svolgere un ruolo curativo essenziale, in particolare nei processi psicoterapeutici e nella ricerca di risposte alle urgenti questioni esistenziali della modernità. I gruppi etnici dell'Amazzonia posseggono una pratica empirica fondamentale e una conoscenza ancestrale dell'uso corretto e adeguato del tabacco, e questa si è mantenuta fino ad oggi. Per 25 anni, gli autori, entrambi medici, hanno esplorato l'uso tradizionale del tabacco nei villaggi dell'Amazzonia peruviana, compresa l'osservazione partecipativa seguendo le indicazioni dei maestri tabaqueros. Sulla base di questa esperienza, hanno introdotto l'uso del tabacco nella loro pratica terapeutica, specialmente diretta a pazienti tossicodipendenti in trattamento residenziale nel Centro Takiwasi, di cui sono co-fondatori. In questo articolo propongono la loro riflessione su questa pianta curativa di primissimo livello, scoprendo potenziali terapeutici incoraggianti per il futuro.

19.
Fede e Ayahuasca. Come parlare della mia fede in Dio a partire dalla mia esperienza con le piante

Autore: Padre Cristian Alejandría Agreda

Conferenza presentata al Congresso "Medicine tradizionali, interculturalità e salute mentale", Tarapoto, 2009 Pubblicato nel libro di memorie del congresso, Ed. Takiwasi, 2012.

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Ho un po' paura di quello che diranno, dato che la Chiesa è sempre stata un'entità riservata e un po' sospettosa verso il tema dello sciamanesimo, della stregoneria e degli usi che vengono fatti nel campo del lavoro con le piante. Quindi, trovandomi a contatto con guaritori o con persone che lavorano con le piante, la mia domanda era “Cosa dirà il Vescovo? Quale sarà la reazione degli altri miei fratelli sacerdoti quando scopriranno che ho accettato di prendere parte a un processo o esperienza di questo tipo?” Ebbene, ho ricevuto molte risposte interiori a queste domande. In primo luogo, è stato il Vescovo, che riposi in pace, che mi ha chiesto di venire, a suo nome, per prestare servizio spirituale al Centro Takiwasi. Ho accettato volentieri di svolgere il mio lavoro sacerdotale come pastore all'interno di questo sistema di guarigione.

20.
Ayahuasca, passato, presente e prospettive

Autore: Rosa Giove

Artícolo pubblicato in spagnolo in Revista Pueblo Continente Vol 23, No 1 (2012), p. 82-85. Tradotto all'italiano da Fabio Friso.

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Sin da tempi remoti la bevanda ayahuasca è stata usata dai numerosi gruppi etnici del versante occidentale del bacino amazzonico. Si stima che 72 gruppi etnici di questa area geografica l’abbiano utilizzata per modificare il loro stato ordinario di coscienza, con finalità religiose, terapeutiche e di affermazione culturale. La sua importanza è dimostrata dall’ampia diffusione del suo uso e dall’esistenza di 42 nomi diversi per identificarla, così come dalle varie forme di preparazione e consumo che sono vigenti ancora oggi all’interno dei gruppi etnici e meticci.

21.
Ayahuasca: tossicità e limitazioni d'uso

Autore: Jacques Mabit

Estratto dal rapporto peritale preparato per il caso Manto Wasi e presentato oralmente alla Corte Penale di Santiago del Cile nel 2012.

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Vorrei innanzitutto ricordare che il corpo umano secerne una propria "endo-ayahuasca" e quindi l'assunzione di ayahuasca riproduce semplicemente un meccanismo fisiologico naturale dell’essere umano.

22.
Rituale di riparazione per bambini non nati

Autore: Jacques Mabit

Tarapoto, Perù, Settembre 2010. Pubblicato nel sito web del Centro Takiwasi.

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Proponiamo in questo articolo un rito di riparazione per i bambini non nati in modo provocato o spontaneo. Questo atto straordinariamente curativo deriva da una particolare esperienza che ha avuto luogo nel Centro Takiwasi, in Perù, all'interno di un contesto terapeutico di cui spiegheremo immediatamente l'origine. L'esperienza clinica di tre decenni ci ha mostrato le conseguenze gravi, a volte drammatiche, degli aborti, la cui incidenza fisica, psichica e spirituale viene spesso messa a tacere o fortemente sottovalutata. La sindrome post-aborto viene generalmente coperta o sottostimata dalla comunità medica. Quando invece la riparazione viene eseguita correttamente, i benefici che riguardano questi tre ambiti risultano immediatamente evidenti.

23.
Contributi terapeutici dell’Ayahuasca nei casi di tossicodipendenza

Autore: Jacques Mabit

Articolo pubblicato originalmente in francese in « Les plantes hallucinogènes : Initiations, thérapies et quête de soi », Christian Ghasarian & Sébastien Baud, Ed. Imago, 2010, pp 267-286.

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Negli ultimi vent'anni, l'interesse dei cittadini delle cosiddette società "moderne" verso le sostanze psicotrope vegetali che provocano cambiamenti nello stato di coscienza, è aumentato a tal punto da costituire un fenomeno sociale che va ben oltre i confini della comunità accademica e dei laboratori scientifici. Questo interesse è un’estensione dei tentativi di auto esplorazione iniziati negli anni '60 di fronte alla mancanza di risposte convincenti da parte di religioni, scuole filosofiche, progetti politici e psicoterapie convenzionali riguardo al significato della vita. La desacralizzazione conseguente alla modernità riduce considerevolmente gli spazi rituali che favoriscono un profondo investimento simbolico.

24.
Sciamanesimo amazzonico e mondo occidentale: tra l’incitamento e l’avvertenza

Autore: Jacques Mabit

Articolo pubblicato in francese in due opportunità. Dapprima nella Rivista SYNODIE: Sulla strada insieme, "Il transpersonale?", Gruppi di Ricerca e di Studio in Terapia Transpersonale (GRETT), Ed estate 2005, pp. 26-31, stampato in Romania, 2005. In seguito, nella rivista Nouvelles Clés (dicembre 2005). Traduzione dal francese: Fabio Friso.

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Dal piccolo rifugio nell'Alta Amazzonia dove vivo da quasi 20 anni, osservo un'ondata sempre più grande di occidentali desiderosi di avvicinarsi alle pratiche delle medicine tradizionali dell'Amazzonia. Essendo stato io stesso uno degli iniziatori di questo movimento, non posso fare a meno di esitare tra la soddisfazione e l'orrore per questa mania per quello che ora è conosciuto come "sciamanesimo", vocabolo inappropriato dal punto di vista antropologico. La progressiva acquisizione di consapevolezza da parte degli occidentali della grave assenza di sacralità nella loro vita quotidiana e l'audacia di alcuni di loro che li conduce fino all'altro capo del mondo alla ricerca di un rinnovamento della loro spiritualità, mi sembrano elementi portatori di speranza. Allo stesso tempo, la capacità tipicamente occidentale di trasformare tutto in un prodotto di mercato, persino la spiritualità, incute timore. Assistiamo oggi ad massiccio sbarco di cittadini dei paesi del nord del mondo negli angoli più isolati delle foreste, montagne e deserti del Perù, e altrove, per trovare lo "sciamano" ancora "vergine" che li riconcilierà con loro stessi. E qui le cose sono diventate più complicate da quando il movimento è iniziato nella direzione opposta con lo spostamento degli "sciamani" verso l'Europa, dove i bianchi si presentano come iniziati e capaci di sostituire i maestri nativi.

25.
L'alternativa della saggezza indigena al "tutto o niente" terapeutico

Autore: Jacques Mabit

Articolo pubblicato in francese: Jacques Mabit, L’alternative des savoirs autochtones au « tout ou rien » thérapeutique, Psychotropes, Vol. 7 2001/1, p. 7 à 18. Traduzione all’italiano: Fabio Friso.

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Alla goffaggine con cui l'uomo occidentale tenta di indurre alterazioni alla propria coscienza, le medicine ancestrali rispondono con una conoscenza sofisticata, in cui non solo l'induzione controllata di stati di coscienza non ordinari non è dannosa. ma rende anche possibile affrontare lo sviluppo moderno del fenomeno della tossicodipendenza. Sulla base della sua esperienza clinica nell'Alta Amazzonia peruviana, l'autore offre una testimonianza delle risorse terapeutiche contenute in un saggio uso delle piante medicinali, comprese quelle con effetti psicotropici non assuefacenti, come la famosa liana ayahuasca. L'allestimento, all'interno di una struttura di accoglienza, di un dispositivo terapeutico che articola le pratiche autoctone e la psicoterapia contemporanea, consente di ottenere risultati molto incoraggianti (positivi per 2/3 dei pazienti), al di là del contesto culturale da cui provengono sia tossicodipendenti che terapeuti. Ciò invita a riconsiderare gli approcci convenzionali verso l'introduzione della nozione universale di iniziazione, dimenticata in Occidente, e verso la quale sembra tendere il tossicodipendente attraverso la sua ricerca ordalica.

26.
Le Piante Maestro: Veicolo di Introspezione

Autore: Jaime Torres

Articolo originale pubblicato in spagnolo nel libro Memorias del Segundo Foro Internacional Sobre Espiritualidad Indígena, pp. 58-62, Ed. Takiwasi: Tarapoto, 1998.

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In Amazzonia ci sono piante, alcune con effetti psicoattivi, che gli abitanti della regione chiamano "maestro" perché se opportunamente ingerite generano conoscenza riguardo le loro proprietà curative attraverso sogni, visioni, percezioni e intuizioni. Grazie alle loro proprietà enteogene, servono anche a darci una visione introspettiva di noi stessi e della vita in generale.

27.
Ayahuasca e sciamanismo nel trattamento delle tossicodipendenze

Autore: Michel Mabit

Pubblicato: Revista Altrove nº5, 1998, pp. 103-108.

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Tentare di curare la dipendenza dalle droghe con l’uso rituale di ayahuasca, una bevanda psicotropa, potrebbe sembrare folle o per lo meno molto audace. Quando Takiwasi (Centro per la Riabilitazione delle tossicodipendenze e per la Ricerca sulle medicine tradizionali) nacque nel settembre 1992 a Teraporto, Perù, l’idea dei fondatori era quella di studiare e utilizzare in maniera sistematica le conoscenze dei guaritori sciamanici amazzonici allo scopo di curare i tossicodipendenti. La ricerca in corso da tre anni e mezzo sembra essere una terapia alternativa efficace, a basso costo e culturalmente adattabile. I risultati iniziali sono incoraggianti.

28.
Il viaggio del paziente Takiwasi

Autore: Michel Mabit

Pubblicato: Revista Altrove nº5, 1998, pp. 109-117.

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Il viaggio del paziente inizia quando egli si presenta al Centro per l'enunciazione delle regole. Come prova preliminare della sua volontà egli deve venire a Takiwasi solo, senza essere accompagnato dai membri della famiglia, tutti i giorni per otto giorni. Parlerà poi con un terapeuta e assumerà la prima purga (magnesia e latte di cocco).

29.
Marijuana: angelo o demonio?

Autore: Jacques Mabit

Pubblicato nella Rivista Takiwasi, N° 5, pp 63-77, Tarapoto, Perú, 1997. Traduzione dallo spagnolo di Francesca Micheli.

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La Marijuana (Cannabis sativa) è divenuta nei nostri giorni un tema costante di dibattito che ripropone esattamente lo scontro tra i partigiani della liberalizzazione totale del consumo di sostanze psicoattive da una parte e gli oppositori alla piena tolleranza dall'altra. Queste due posizioni opposte ci portano a dover scegliere quasi automaticamente tra due opzioni “chiuse”: la prima che si nasconde pudicamente dietro il velo della tolleranza, della libertà e di un avvicinamento quasi “angelico” all'“erba”; la seconda che demonizza qualsiasi cambiamento indotto degli stati di coscienza ed evoca inorridita le cifre effettivamente agghiaccianti della tossicodipendenza nel mondo. Chi prova a pronunciarsi su questo tema rischia di essere preso o per un esecutore incaricato dall'“establishment” di difendere l'ordine morale o per un irresponsabile nostalgico della fantasia hippy incapace di affrontare le sfide del mondo moderno.

30.
L’icaro o canto sciamanico

Autore: Rosa Giove

Pubblicato in spagnolo in: Revista Takiwasi Nº 2. Takiwasi, Perù, Ottobre 1993, pp. 7-27.

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Nella giungla del Perù si definisce "icaro" il canto o melodia che i guaritori usano durante il loro lavoro rituale. Non esiste una traduzione letterale di questo termine né in spagnolo, né in quechua. Il suo significato a livello operativo è molto più profondo ed importante: il canto sciamanico è la principale arma di guarigione, rappresenta la saggezza ed è il veicolo attraverso cui l’energia personale del guaritore vien trasmessa, simboleggiando così il suo potere.

31.
Considerazioni suIla bevanda ayahuasca e prospettive terapeutiche

Autore: Jacques Mabit, José Campos, Julio Arce

Pubblicato: Rivista di Neuro-Psichiatria nº55, 1992.

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L'estratto acquoso di Banisteriopsis Caapi, Psychota Viridis e Brugmansia Sp., meglio conosciuto come Ayahuasca dalle proprietà purganti e psicotrope, costituisce l'asse centrale della tradizione sciamanica nella foresta amazzonica. Studi antropologici, psicologici e fitochimici dimostrano come questa bevanda, a condizione che venga somministrata cautelamente, possa essere ulilizzata per il trattamento della tossicodipendenza e di alcune patologie mentali.

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